Lettera aperta a Mattarella: “Chieda scusa agli italiani”

Riportiamo il testo della lettera aperta inviata a Mattarella da due docenti universitari:

Prof. FRANCESCO BENOZZO

Filologo presso l’Università di Bologna

Prof. LUCA MARINI

Giurista presso La Sapienza di Roma

al Presidente della Repubblica

al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Presidente del Senato della Repubblica

Al presidente della Camera dei deputati

Al presidente della Corte costituzionale

Illustrissimo Signor Presidente,

nell’agosto 2021, nel pieno dell’emergenza sanitaria, ci rivolgemmo a Lei per evidenziare le criticità che caratterizzavano la cosiddetta campagna vaccinale anti-Covid e per ribadire la nostra volontà di cittadini e di docenti universitari di non accettare acriticamente i provvedimenti del Governo relativi all’obbligo vaccinale che colpiva il mondo sanitario, che minacciava di estendersi alle forze dell’ordine, alla scuola e all’università e che inevitabilmente avrebbe finito per espandersi, come è poi accaduto nel silenzio dei rappresentanti del pensiero critico, a larga parte della società civile.

Oggi, a distanza di un anno e mezzo da quell’Appello, rimasto senza risposta, i soggetti più direttamente interessati alla promozione della campagna vaccinale hanno ammesso apertamente la verità: ossia, di non avere mai cercato, e di non avere mai avuto, alcuna prova in merito alla presunta efficacia e alla presunta sicurezza del cosiddetto vaccino.

Nel frattempo, milioni di italiani che hanno scelto di non vaccinarsi sono stati schedati, vilipesi ed emarginati dalla vita civile e hanno dovuto rinunciare al lavoro, alla retribuzione, alle relazioni sociali, alle prestazioni assistenziali, a fornire aiuto ai propri cari, in altri termini a vivere secondo un modello di normalità che ancora oggi appare difficile ricostruire; altrettanti italiani, invece, hanno ceduto per i più diversi motivi a ciò che non esitiamo a definire, una volta per tutte e definitivamente, ricatto vaccinale; e molti altri, infine, hanno assunto spontaneamente un medicinale sperimentale denominato vaccino perché convinti anche dalle Sue parole ad adempiere un vero e proprio «dovere civico» e a non «sprecare l’opportunità del vaccino» in grado di salvare «migliaia di vite».

Illustrissimo signor Presidente, alla luce delle evidenze che stanno emergendo in tutta Europa e che stanno finalmente rivelando una verità troppo a lungo celata – ma ben nota a quanti conoscevano la normativa che ha autorizzato in via condizionata l’immissione in commercio del medicinale sperimentale in questione – Le chiediamo in coscienza, rispettosamente, di fare una cosa, anche a nome delle altre cariche dello Stato che hanno, come Lei, sostenuto apertamente la cosiddetta campagna vaccinale: chiedere scusa a tutti gli italiani per il male che è stato fatto loro.

Solo assumendo su di sé la responsabilità morale di questa vicenda Lei dimostrerà concretamente di rappresentare l’unità nazionale nel momento in cui quest’ultima è stata seriamente minacciata dalle politiche divisive promosse o avallate da un governo “tecnico”, politiche che – come è ormai ammesso ufficialmente – non trovavano alcuna giustificazione né sul piano scientifico, né su quello medico.

La ringraziamo, illustrissimo Signor Presidente, per l’attenzione che vorrà prestare al nostro Appello e, se lo riterrà fondato sul piano etico e giuridico, per le azioni che vorrà porre in essere secondo le Sue competenze.

Con i più distinti ossequi,

Prof. Francesco Benozzo, filologo presso l’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”

Prof. Luca Marini, giurista presso la Sapienza Università di Roma

14 pensieri riguardo “Lettera aperta a Mattarella: “Chieda scusa agli italiani”

    1. Hanno volutamente commesso il peggiore crimine, non servono le scuse, serve una magistratura che faccia le indagini e non lasci impuniti questi personaggi.

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    2. Chiedere scusa sarebbe il minimo. Dalle ultime dichiarazioni fatte dal garante della Costituzione, secondo cui il miglioramento della situazione si deve ai cosiddetti vaccini, credo improbabile che avremo delle scuse. Ci vorrebbe un magistrato con la voglia di fare il suo dovere.

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      1. Sono stata vessata e privata delle libertà fondamentali sancite dalla nostra Carta Costituzionale, mi hanno minacciato di revocarmi la licenza del mio bar , mi hanno multata, parecchie volte, volevano a tutti i costi spezzarmi ma non ci sono riusciti, non mi bastano le scuse, voglio che venga fatta giustizia per tutte le persone che come me, anche più di me, hanno subito umiliazioni e discriminazioni continue in questi anni. Sono convinta che in qualche modo la pagheranno, magari scontrandosi con la propria coscienza capiranno il male che hanno causato…chissà

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    3. Sono pienamente concorde si è trattato di un atto ammesso solo nelle più becere dittature … non certo di una repubblica libera fondata sul lavoro … almeno AVEVAMO la convinzione di vivere la un paese libero.

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  1. Appoggio e condivido pienamente ma dubito che Mattarella abbia una coscienza simile alla nostra e sia in grado di rendersi conto della gravità di quello che ha permesso accadesse agli italiani.

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  2. Per il ruolo che riveste e per ciò che rappresenta il presidente della Repubblica dovrebbe davvero chiedere scusa. Questo darebbe l’idea dello spessore umano che ha come persona e sarebbe di stimolo o di esempio anche per altre figure che hanno governato il nostro paese in un modo disumano. Credo che gli italiani apprezzerebbero molto questo gesto.

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  3. Prima di tutto, complimenti ai professori Benozzo e Marini.
    Poi: mi chiedo come abbia fatto il presidente Mattarella, che è un fine giurista, a firmare certi provvedimenti.
    Mattarella non ha dato messaggi di pacificazione tra i cittadini; ha parlato soltanto in difesa di chi si è vaccinato.
    Diceva di non invocare la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché così si mette a rischio la salute altrui. Narrazione che i fatti hanno smentito.
    Per me, soprattutto la figura del presidente Mattarella, è stata una grande delusione.

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  4. Mattarella dovrebbe fare ben altro: dimettersi da indegno PdR e venire processato.
    Che Dio gli dia tutto cio’ che merita,a lui ed a tutti gli infami,presenti in tutti i gangli delle istituzioni,sindacati e media!

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  5. Chiedere scusa?
    Bisogna intervenire con una messa in stato di accusa e garantirli alla Giustizia per danni arrecati allo stato italiano per tutte le dichiarazioni scellerate e le decisioni non prese per tutelare il lavoro la salute di noi veri italiani.

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