Presentare o no il ricorso?
Abbiamo più volte trattato dell’incertezza avente ad oggetto il tema se la sospensione disposta dal governo al 30 giugno 2023 riguardi anche termini processuali per il ricorso al giudice di pace che deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso di addebito.
Si vedano in proposito:
Sospensione sanzioni: una norma scritta male
Richiesta al governo modifica emendamento
Sanzioni 100 euro: ancora nessun chiarimento
Stante la mancanza di chiarimenti, ad oggi si impone necessariamente la scelta se presentare ricorso o meno.
Pensiamo, al riguardo, possano sussistere due vie
Prima via: presentazione subito dell’opposizione giudiziaria
Sintesi: si presenta un atto di citazione con iscrizione della causa al ruolo dopo il 30 giugno, al fine di evitare il rischio di soccombenza alle spese.
Spiegazione tecnica: opposizione ex L 689/81 attraverso atto di citazione ad udienza successiva al 30 giugno p.v.. Procrastinando, in tal modo, l’iscrizione a ruolo all’indomani della scadenza della sospensione disposta dal legislatore, allo scopo di poter valutare se procedere o meno alla iscrizione a ruolo, senza correre il rischio di eventuale condanna alle spese per inammissibilità dell’azione medio tempore. La litispendenza resta, nel frattempo, salva e tempestiva, salva la mutazione del rito da introdurre con ricorso anziché con atto di citazione.
Seconda via: opposizione successiva al 30 giugno 2023
Sintesi: si aspetta l’eventuale notifica di avviso di mora opponendosi alla cosiddetta esecuzione, nell’ipotesi in cui il governo al 30 giugno non disponga nulla in merito.
Spiegazione tecnica: opposizione all’esecuzione ex art. 615 cpc avverso eventuale pignoramento correlato alla mancata impugnazione dell’avviso di addebito. In quella sede l’azione potrebbe fondarsi sulla legittima interpretazione estensiva della normativa sottesa al congelamento delle procedure sanzionatorie de quibus. E ciò anche in virtù di quei principi di ragionevolezza e parità di trattamento dell’intera categoria di interessati (gli over50) imposti dalla Costituzione.
Conclusioni
Premesso che confezionare un ricorso al giudice di pace non è cosa di poco conto in considerazione della complessità delle questioni giuridiche e della possibile soccombenza alle spese, propendiamo per una linea prudente.
Richiamiamo a tal proposito quanto già scritto il 3 gennaio scorso:
Allo stato attuale potrebbe, quindi, essere anche consigliabile di attendere per il pagamento della somma, in considerazione del fatto che Agenzia Riscossione, tenuto conto del tenore letterale della norma di rinvio e dei costi di incasso coattivo aventi ad oggetto una somma, comunque da considerarsi bassa, ben difficilmente attiverà procedure di riscossione prima del 30 giugno 2023, data entro la quale il governo potrebbe intervenire con una norma di “cancellazione” globale delle sanzioni.
Ritorneremo a breve ancora sull’argomento.
Articolo scritto in collaborazione con Avv. Silvia Felice
Cosa consigliate a chi ha recentemente avuto l’avviso di pagamento dei 100 € e che nn può permettersi spese ulteriori?
Scrivo x una mia cara amica non italiana.
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