Il Cristianesimo è finito all’inferno

Ogni anno ricorre la benedizione di noi pelosi nel giorno dedicato al nostro protettore Sant’Antonio. Ho trasmesso canepaticamente al mio capobranco alcune notazioni che vorrei condivideste fra voi umani. 

Quando avete assunto la posizione eretta, subito vi si è presentata la meraviglia del cielo pieno di stelle, il mistero del Tutto.

Come noi annusiamo l’erba, voi avete iniziato a fiutare Dio.

Nacquero le religioni con il loro trascendente idealismo, furono manipolate dal potere quando si accorse che esse funzionavano con le masse.

Culturalmente la vostra corrisponde al Cristianesimo, il cui Verbo è scritto nei Vangeli della tradizione apostolica.

Che fine sta facendo la vostra identità di cristiani?

La modernità vi vuole solo criceti per ruote, consumatori compulsivi di beni e servizi che rispondono ai bisogni indotti, accumulatori seriali di oggetti intelligenti che vi fanno compagnia. Parlate con Alexa e le chiedete di mettervi in sottofondo una musica rilassante: lei vi è amica, con una voce tranquilla fa partire la vostra canzone preferita. Alexa è il nuovo oracolo che sarebbe capace di cantarvi la messa.

Infatti, se siete più comodi e di corsa, dal Play Store di Google potete scaricare diverse applicazioni che vi fanno recitare il Santo Rosario e non solo. 

Il delegato di Dio che comanda i fedeli di Pietro è Papa Francesco.

Per il suo approccio stravagante, il mio bipede di riferimento lo ha soprannominato Papocchio.

Ci sono pensatori contemporanei (Cionci, Fusaro) che affermano la tesi che egli sia un usurpatore del trono pontificio, e che non sia un vero Papa: lasceremo alla libertà dei lettori l’interesse ad approfondire questa tesi.

Senza dubbio Papocchio è un tipo simpatico, esordisce con “buonasera”, il suo pontificato ha lo specifico obiettivo di guardare al domani, portando i fedeli di Cristo verso una religione meno pregna di tradizione. È molto stimato dai progressisti, meno dai tradizionalisti, con lui sembra che il Cristianesimo debba essere smontato pezzo per pezzo in funzione liberista. Una religione plastificata in cui il Padre Nostro è rivisto, Gesù Bambino è meglio chiamarlo Cucù Bambino e lui fa spallucce, meglio ancora se diventasse Bambin*, proprio per non lasciare fuori nessuno. Luxuria gli ha baciato la mano, perché Papocchio è arcobalenizzato verso quelle posizioni di moda nei nostri giorni. Ha benedetto i vaccini e permesso la blindatura delle chiese perché c’era la pandemia. I fedeli si sono trovati il gel igienizzante nelle acquasantiere al posto dell’acqua benedetta; nemmeno ai tempi della peste manzoniana si era assistito alle messe a porte chiuse come con lui. Il mio papi lo ricorda tutto solo, a portare la Croce di Cristo in una spettrale Piazza San Pietro deserta.

D’altronde c’era la pandemia da sconfiggere con i vaccini ora ritirati dal mercato!

Ha fatto il vip da Fabio Fazio, concede volentieri interviste ai giornali, questo è il suo bischero modo di fare religione. A proposito di bischerate, ne ha combinata una che al mio papi fa piangere, non certo sorridere. L’Angelus domenicale si è trasformato in uno show con la presenza di quel mattacchione di Benigni.

Dobbiamo aspettarci futuri ospiti per aumentare l’audience?

Forse un pupazzo della Walt Disney con gli occhiali fosforescenti, oppure l’uomo eletto più bello d’Italia, Damiano dei Maneskin. 

Sento già i Papa boys che lo osannano a suon di musica tecno, e ricorderemo che oltre a Cristo Papocchio ha adulato la dea pagana Pachamama. Ha pensato di fare un favore ai fedeli della domenica annoiati dall’omelia suggerendo di sforbiciarla per non fare dormire nessuno.

L’ultima novità curiosa riguarda questi giorni ed è la sua partecipazione al G7 in Puglia. È intervenuto nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale per “contribuire” a regolamentarla in senso etico e culturale.

Ormai lo sapete, noi cani abbiamo un fiuto eccellente e qui io sento puzza di transumanesimo.

Chissà se si concederà un tour nella Silicon Valley a inaugurare qualche start-up che produce microchip sottocutanei.

Non è che questo Pontifex massone voglia traghettare i fedeli all’inferno, piuttosto che in Paradiso? 

Chiedo per voi amici non pelosi…

In Luca, 17,20-21 è scritto che “Il Regno di Dio è in voi“.

In senso teosofico significa che la Luce rischiara la vostra essenza più nobile.

Cercatelo bene dentro di voi, il vostro Dio.

Potreste trovarlo lì, e forse a Papocchio darebbe fastidio.

Ho finito di dettare l’articolo al bipede umano che lo ha trascritto per me al computer.

Ite Missa est.

Platone, il cane filosofo

Laureato in Filosofia, Fabio Carapezza vive sull’Appennino parmense. Dopo la raccolta di racconti “L’inconveniente di esistere” (2011) e la raccolta di battute e satira “Il fiore della crisi? Il crisantemo (2013)”, il suo primo romanzo è stato il noir “La collina degli ulivi”, seguìto dai due episodi di “Freddy il rospetto” per i lettori più giovani. Il romanzo distopico “La piantagione dei cervelli” è stato inserito tra i dieci finalisti in un’edizione del Premio Urania Mondadori.

www.fabiocarapezza.it

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