Email di revoca del mandato elettorale

Il tradimento delle promesse elettorali

I partiti che vengono eletti e formano coalizioni di governo spesso sembrano dimenticare i loro impegni verso gli elettori, optando invece per attuare programmi influenzati dai poteri forti che condizionano i governi, a prescindere dalla loro affiliazione politica. Questo fenomeno colpisce sia i partiti di sinistra, di destra che di centro, minando la fiducia dei cittadini nella democrazia rappresentativa.

Seppur i parlamentari non abbiano vincoli di mandato, questo malcostume mina la legittimità del governo e della politica stessa, alimentando il crescente disincanto dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

L’esigenza di una giusta contromisura


Per affrontare questa situazione, è necessaria una contromisura che dia voce ai cittadini traditi.

Una soluzione potrebbe essere la revoca del mandato elettorale come strumento di controllo e responsabilizzazione dei politici.

Gli elettori traditi hanno il diritto di esprimere la loro frustrazione e disapprovazione formale nei confronti dei partiti che li hanno delusi.

Il tutto nel pieno rispetto degli artt. 1 e 21 della Costituzione.


Questa contromisura giusta e corretta consente agli elettori traditi di notificare ufficialmente la revoca del mandato elettorale. Un modo per farlo potrebbe essere attraverso l’invio di posta elettronica certificata (PEC) o email alle segreterie dei partiti di maggioranza e, a titolo informativo, alle segreterie dei partiti di opposizione ed alle maggiori testate giornalistiche.

Questo atto simbolico e formale invia un messaggio chiaro ai politici che non rispettano le promesse fatte durante la campagna elettorale.

Un flusso costante di notifiche formali di revoca del mandato elettorale può mettere i partiti di fronte alle conseguenze dei loro tradimenti senza possibilità di essere ignorate.


I politici sono sempre attenti alla perdita di consenso.

Un esempio concreto di tradimento delle promesse elettorali

La Cessione di Sovranità Sanitaria OMS

da esercitarsi da parte del Governo entro il 30/11/2023

Il Governo, e quindi la maggioranza che lo sostiene, ha ignorato totalmente le tantissime richieste avanzate dai cittadini ed associazioni affinché, a presidio della nostra sovranità sanitaria, sempre di più in mano all’OMS, notificasse la propria opposizione al Direttore Generale Oms, entro il 30/11/2023 alle modifiche introdotte agli artt. 59, 60, 61, 62 e 63 del Regolamento Sanitario Internazionale, con Delibera assunta dalla 75° Assemblea Mondiale della Sanità, tenutasi a Ginevra nelle giornate dal 22 al 28 maggio 2025.

All’Oms verranno attribuiti sempre maggiori poteri, fra cui la dichiarazione di emergenze sanitarie, la determinazione di vaccinazioni cui sarà condizionato il rilascio di un green pass mondiale, la censura di notizie considerate non allineate, ecc.

Nei prossimi giorni verrà reso disponibile un fac simile di email


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