Dopo l’articolo apparso sul quotidiano locale lo scorso 26 febbraio, avente ad oggetto la “celebrazione” dell’attività svolta presso l’hub vaccinale di Via Mantova a Parma, nell’ambito della campagna vaccinale anti Sars Cov-2, abbiamo scritto alla redazione del giornale chiedendo la rettifica dei tale articolo nella parte ove si banalizzava l’attività di assistenza legale prestata nell’accompagnamento di tanti assistiti presso la struttura, con etichettatura delle medesime persone come “no vax”.
E’ di fondamentale importanza che l’informazione sia fornita nel modo più corretto possibile tenuto conto come essa incida inevitabilmente e fortemente sulla formazione dell’opinione pubblica.
La Gazzetta di Parma ha accolto la richiesta di rettifica da parte del Sindacato d’Azione, pubblicandola nell’edizione di oggi.
Vedi il nostro articolo precedente: hub vaccinali, gli avvocati c’erano per difendere i diritti.
A tutela dei Diritti delle Persone 
Questi servitorì del sistema dovrebbero spiegare e giustificare il perchè, gli operatori dell hub vaccinale godevano di scudo penale, perche chi inoculava non possedeva le competenze richieste da un certo tipo di vaccini ad m-rna sperimentali e perchè nonstante l obbligo della prescrizione e di una visita medica per accertare lo stato di salute degli inoculandi, si rifiutavano di effettuare tale mansione
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