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Fac-Simile Diffida per Accesso ai Servizi Pubblici con Modalità Tradizionali

Nell’articolo di ieri abbiamo affrontato il tema dell‘approvazione dell’IT Wallet in Italia, introdotto con il Decreto Legge 19/2024, successivamente convertito in legge 56/2024. Oggi, approfondiamo un argomento correlato, focalizzandoci sul diritto dei cittadini di accedere ai servizi pubblici attraverso modalità tradizionali.

Cittadini alle prese con l’obbligo digitale
In un mondo sempre più digitalizzato, l’accesso ai servizi pubblici attraverso modalità tradizionali è un diritto fondamentale che molti cittadini rischiano di perdere.

Un esempio concreto di protesta formale
Di seguito presentiamo un fac-simile di una diffida formale, utile per coloro che vogliono tutelare il proprio diritto a interagire con la pubblica amministrazione senza essere costretti a utilizzare esclusivamente canali digitali.

La Diffida: Quando e perché utilizzarla
In un contesto dove la digitalizzazione sta diventando la norma, è importante ricordare che la legge italiana riconosce ai cittadini il diritto di accedere ai servizi pubblici anche attraverso modalità tradizionali.

“Il comportamento contrario al diritto sancito dall’art. 3-bis del D.Lgs. 82/2005 e dall’art. 38 del D.P.R. 445/2000 potrebbe costituire un reato secondo l’art. 328 del codice penale.”

La tutela dei diritti dei cittadini
Il fac-simile di diffida che pubblichiamo oggi è un esempio pratico di come i cittadini possano tutelare i propri diritti, qualora vengano negati l’accesso e la fruizione dei servizi pubblici attraverso modalità tradizionali.

“In caso di mancato riscontro entro 10 giorni, si procederà ad adire le vie legali.”

Conclusioni
Il diritto all’accesso ai servizi pubblici attraverso modalità tradizionali è sancito dalla legge e rappresenta una garanzia fondamentale per tutti i cittadini. In un’epoca di crescente digitalizzazione, è essenziale assicurare che questo diritto sia rispettato e che le informazioni relative ai servizi pubblici siano comunicate in modo chiaro e trasparente.


DIFFIDA FORMALE PER L’ACCESSO AI SERVIZI PUBBLICI

OGGETTO: Diffida per il mancato rispetto del diritto di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione attraverso modalità tradizionali

[Luogo], [Data]

Alla cortese attenzione di:

[Nome della Pubblica Amministrazione]
[Indirizzo della Pubblica Amministrazione]

E, per conoscenza:
Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale
Piazza Colonna 370, 00187 Roma

Oggetto: Diffida per il mancato rispetto del diritto di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione attraverso modalità tradizionali

Richiedente:
[Nome del Richiedente]
[Indirizzo del Richiedente]

Con la presente, si intende sottoporre alla Vostra attenzione quanto segue:

Il sottoscritto [Nome del Richiedente], nato/a il [Data di nascita] a [Luogo di nascita], e residente in [Indirizzo di residenza], si è rivolto alla Vostra Amministrazione per usufruire del servizio di [Descrizione del servizio].

In tale occasione, è stata negata la possibilità di accedere al servizio in modalità tradizionale, ossia tramite [sportello/corrispondenza/etc.], ed è stato richiesto di utilizzare esclusivamente il sistema digitale [SPID/It-Wallet/etc.] per accedere al servizio.

Si evidenzia che tale comportamento è contrario al diritto riconosciuto dall’art. 3-bis del D.Lgs. 82/2005, il quale stabilisce che chiunque ha il diritto di accedere ai servizi online offerti dalla Pubblica Amministrazione, ma non obbliga i cittadini a farne uso esclusivo, mantenendo il diritto di accedere ai servizi anche tramite modalità tradizionali.

Si richiama inoltre l’art. 38 del D.P.R. 445/2000, che afferma che istanze e dichiarazioni possono essere inviate anche per fax o via telematica, senza escludere altri metodi di presentazione.

Inoltre, si ricorda che il comportamento del pubblico ufficiale che, nell’esercizio delle sue funzioni, rifiuta indebitamente un atto d’ufficio, può configurare il reato previsto dall’art. 328 del codice penale.

Pertanto, attraverso questa lettera, si richiede formalmente che venga immediatamente ripristinato il diritto di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione attraverso modalità tradizionali, senza l’obbligo di utilizzare strumenti digitali, e che vengano fornite le opportune informazioni per consentire tale accesso.

Si chiede inoltre che tali informazioni siano comunicate in modo chiaro e trasparente a tutti i cittadini, in linea con i principi di buona fede e trasparenza che devono guidare l’azione amministrativa.

In caso di mancato riscontro entro 10 giorni dal ricevimento della presente, si procederà ad adire le vie legali per la tutela dei diritti del sottoscritto e degli altri cittadini interessati.

Distinti saluti,

[Firma del Richiedente]

4 risposte a “Fac-Simile Diffida per Accesso ai Servizi Pubblici con Modalità Tradizionali”

  1. Avatar Marco

    non voglio la digitalizzazione dei documenti.

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  2. Avatar Nicola Camillo
    Nicola Camillo

    Buongiorno, la diffida può essere inoltrata anche a quelle testate giornalistiche le quali, avvalendosi del web, pubblicano notizie e l’utente che NON accetta i cookies per proseguire nella lettura è costretto ad abbonarsi? Grazie

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    1. Avatar redazione

      La diffida non è fatta per questa finalità

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  3. Avatar Sandra

    Anche io voglio continuare a poter richiedere i miei documenti in maniera tradizionale. A me nello specifico è stato negato il rinnovo del Passaporto se non per via telematica tramite Spid… Non voglio utilizzare lo Spid per questo ho dovuto rinunciare. Ma sinceramente non ho abbastanza disponibilità per potermi pagare un Avvocato che possa tutelare i miei diritti. Purtroppo questa è L’ITALIA. Ringrazio questa redazione per aver dato maggiori delucidazioni in merito.

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