Nuovi soldi al settore delle telecomunicazioni ed aumentati in modo sconsiderato i limiti alle emissioni elettromagnetiche
Il governo stanzia 1,2 miliardi di euro per il settore telecomunicazioni
Nonostante la situazione disastrosa e drammatica in cui versano tanti comuni della Romagna, dove tardano ad arrivare gli aiuti, il governo trova il modo di intervenire in aiuto dei colossi delle telecomunicazioni.
Vediamo, in rapidissima sintesi i provvedimenti:
- riduzione strutturuale degli oneri di sistema
- agevolazioni relative ai costi dell’energia
- agevolazioni per il passaggio alle reti ultraveloci
- agevolazioni per le aggregazioni aziendali
- agevolazioni per i prepensionamenti
5G: aumento dei livelli di emissione elettromagnetica
Infine, viene varata una norma che aumenta i limiti all’emissione del campo elettromagntico, attualmente fissato a 6V/m.
Il limite verrà inalzato a 24 V/m, di quattro volte tanto.
L’obbiettivo è migliorare la qualità del servizio, rendendo il segnale molto più forte al fine di raggiungere quel 62% delle aree urbane non ancora coperto dal servizio in ragione del fatto che le emissioni, attualmente, sono considerate “troppo deboli”.
Considerazioni finali
Appare del tutto evidente come, gli interventi:
- sotto un profilo occupazionale creeranno esuberi in ragione della norma che agevola le aggregazioni aziendali ed il prepensionamento
- i benefici fiscali e finanziari non si tradurranno in risparmi per gli utenti ma in aumento di profitti per i colossi TLC
- lo sconsiderato aumento delle emissioni elettromagnetiche, al di fuori di qualsiasi controllo, produrrà effetti del tutto negativi sulla salute delle persone.
Occorrerebbe, anche in questo caso, una forte presa di posizione da parte delle associazioni di difesa dei diritti dei consumatori, ma come al solito, sui temi importanti esse si dimostranto del tutto assenti.