Aderisci all’iniziativa del Sindacato d’Azione per chiedere all’Italia di rispettare la Costituzione e fermare ogni complicità con chi bombarda civili.
Il massacro nella Striscia di Gaza continua a mietere vittime tra i civili, con un impatto devastante sui bambini.
Uno degli episodi più tragici riguarda la dottoressa Alaa al-Najjar, pediatra all’ospedale Nasser di Khan Younis, che ha perso nove dei suoi dieci figli in un attacco aereo israeliano che ha colpito la sua abitazione mentre era al lavoro . Il figlio sopravvissuto, di 11 anni, è stato gravemente ferito e sottoposto a interventi chirurgici .
Questi eventi si inseriscono in un contesto più ampio di sofferenza per la popolazione di Gaza. Le infrastrutture civili, comprese scuole e ospedali, sono state gravemente danneggiate, e la popolazione affronta una crisi umanitaria senza precedenti.
Inaccettabile la collaborazione militare Italia – Israele
L’Italia mantiene un accordo formale di cooperazione militare con lo Stato di Israele, regolato da un Memorandum d’Intesa firmato nel 2005 e rinnovato automaticamente ogni cinque anni. Tale intesa prevede collaborazioni in ambito di ricerca e sviluppo, scambi di tecnologie belliche, addestramento congiunto e forniture di armamenti. Il prossimo rinnovo automatico è previsto per l’8 giugno 2025. Inoltre, nel maggio 2025, il Governo italiano ha autorizzato un nuovo contratto per l’acquisto di forniture militari israeliane per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro. Tali rapporti sono attualmente oggetto di diffida da parte di giuristi ed enti umanitari, che ritengono incompatibile questa cooperazione con il rispetto del diritto internazionale umanitario, alla luce delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Il Sindacato d’Azione ha deciso di inviare un comunicato ufficiale al Governo, al Parlamento, al Presidente delle Repubblica ed alle segreterie di partito sia di maggioranza che di opposizione, in cui denuncia l’inerzia delle istituzioni italiane e internazionali di fronte a queste violazioni del diritto internazionale umanitario.
Testo della Comunicazione Ufficiale
COMUNICATO UFFICIALE
SINDACATO D’AZIONE – 25 MAGGIO 2025
Destinatari: Governo della Repubblica Italiana, Parlamento, Presidente della Repubblica, Segreterie dei Partiti Politici
Oggetto: Crisi nella Striscia di Gaza – Denuncia dell’inerzia diplomatica italiana e richiesta di atti concreti
Alla luce dell’aggravarsi del massacro nella Striscia di Gaza e del numero ormai accertato di oltre 53.000 vittime civili – tra cui decine di migliaia di bambini – il Sindacato d’Azione ritiene necessario esprimere una valutazione netta, giuridicamente fondata e istituzionalmente esigibile.
- Il diritto internazionale umanitario vieta l’attacco deliberato o indiscriminato a obiettivi civili, e impone a tutti gli Stati l’obbligo di cooperare per la prevenzione e repressione di gravi violazioni, tra cui l’uccisione di civili e minori. Le attuali operazioni condotte da Israele appaiono sistematicamente lesive di tali norme.
- L’Italia, pur esprimendo genericamente preoccupazione attraverso esponenti del Governo, non ha assunto ad oggi alcuna misura concreta e vincolante per la tutela dei civili palestinesi. Gli accordi militari, tecnologici e commerciali con lo Stato di Israele restano pienamente attivi.
- Le istituzioni parlamentari non hanno promosso una linea politica unitaria e vincolante in sede europea o internazionale. Le mozioni e dichiarazioni approvate non comportano effetti reali né strumenti sanzionatori.
- Il Presidente della Repubblica, pur richiamando la necessità di pace, non ha esercitato in forma visibile il ruolo costituzionale di promotore dell’unità morale e del rispetto dell’art. 11 della Costituzione, che impone il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
- Le segreterie dei partiti politici, salvo rare eccezioni, non hanno messo in atto alcuna pressione politica reale volta alla sospensione dei rapporti di cooperazione con Israele, né alla promozione di un’inchiesta indipendente a livello internazionale.
Il Sindacato d’Azione, in conformità alla propria missione di tutela dei diritti fondamentali della persona:
- Denuncia l’inerzia diplomatica e politica dell’Italia come oggettivamente funzionale alla prosecuzione del conflitto, e dunque incompatibile con il principio di legalità costituzionale e internazionale.
- Chiede l’immediata sospensione della cooperazione militare e logistica con Israele fino all’accertamento dell’aderenza delle operazioni belliche alle norme del diritto internazionale umanitario.
- Propone la costituzione di un comitato tecnico-giuridico indipendente incaricato di raccogliere elementi di prova, testimonianze e documentazione da trasmettere alle giurisdizioni internazionali competenti.
- Richiede che il Parlamento Italiano e il Governo si esprimano con un atto formale sulla qualificazione giuridica delle operazioni israeliane in corso, ai fini dell’attivazione dei meccanismi previsti dallo Statuto di Roma e dal diritto internazionale.
L’equidistanza tra Stato aggressore e popolazione civile aggredita non è neutralità, ma complicità travestita da cautela.
Il tempo delle dichiarazioni è scaduto.
È ora di scegliere: diritto o potere. Verità o omissione.
Sindacato d’Azione
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