Introduzione:
In Italia, la situazione di degrado che alcuni ordini professionali stanno affrontando è fonte di grande preoccupazione.
L’ingerenza sempre più pressante da parte del governo ha portato questi ordini a perdere la loro funzione principale di tutela degli iscritti e di garanzia della qualità delle prestazioni, mettendo a rischio l’interesse collettivo.
Tuttavia, sembra che sia giunto il momento di rivalutare l’importanza delle corporazioni professionali, che potrebbero riportare in alto la funzione esercitata dagli iscritti per il bene pubblico, senza subire condizionamenti esterni.
Queste nuove corporazioni, che trovano fondamento nell’articolo 18 della Costituzione riguardante l’associazionismo, potrebbero rappresentare una possibile soluzione per invertire questo trend negativo.
I problemi degli ordini professionali italiani:
Negli ultimi anni, gli ordini professionali italiani hanno subito un declino in termini di autorità e funzionalità.
L’ingerenza del governo li ha spinti a concentrarsi sempre di più sulle richieste politiche, perdendo di vista la loro missione primaria di tutela degli iscritti e della qualità delle prestazioni.
Ciò ha causato un indebolimento dell’interesse collettivo, con conseguenze negative per la società nel suo complesso.
La necessità di corporazioni professionali:
Al fine di superare questa situazione di degrado, diventa fondamentale considerare l’istituzione di nuove corporazioni professionali indipendenti.
Queste entità avrebbero il compito di difendere gli interessi degli iscritti, garantendo al tempo stesso il rispetto di standard di qualità e professionalità.
Le corporazioni opererebbero in maniera dialettica con lo Stato e gli ordini professionali esistenti, con l’obiettivo di elevare la funzione esercitata dagli iscritti per il bene pubblico, senza essere condizionate da ingerenze esterne.
Il fondamento costituzionale:
L’articolo 18 della Costituzione italiana sull’associazionismo offre un solido fondamento per l’istituzione di queste nuove corporazioni professionali.
Esso riconosce il diritto di associazione per perseguire finalità che non sono vietate dalla legge.
Sfruttando questa disposizione, le corporazioni avrebbero una base legale per costituire organismi autonomi, consentendo agli iscritti di raggrupparsi e agire collettivamente per il bene comune.
Conclusioni:
La situazione attuale di degrado degli ordini professionali in Italia richiede una riflessione approfondita e azioni concrete per invertire questa tendenza negativa.
L’istituzione di nuove corporazioni professionali, suffragate dall’articolo 18 della Costituzione, potrebbe essere la strada da seguire.
Tali corporazioni avrebbero il compito di difendere e promuovere gli interessi degli iscritti, garantendo al tempo stesso la qualità delle loro prestazioni, a tutela dell’interesse collettivo.
È giunto il momento di ristabilire l’autonomia e l’integrità dei professionisti italiani, e le corporazioni professionali potrebbero essere la soluzione per raggiungere questo obiettivo.
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