Il diritto di visita ai propri cari ricoverati è ineliminabile.
Il tristemente noto D.l. 44/2021, all’art. 1bis, subordina il diritto di visita dei propri cari ricoverati alla effettuazione della vaccinazione.
Serve il greenpass rafforzato o da guarigione.
Verrebbe da domandarsi come mai chi ha scritto la norma non abbia previsto anche la possibilità di esibire il tampone antigenico negativo.
È, infatti, noto che quest’ultima misura garantisce maggior sicurezza rispetto alla vaccinazione, che, come sappiamo, non limita affatto la circolazione del virus e la possibilità di contrarlo proprio da persone inoculate.
Anzi, i vaccinati non sottoponendosi a tampone sono proprio i soggetti a maggior rischio di diffusione.
Appare, quindi, del tutto ragionevole che le persone munite di test antigenico negativo, nelle 48 ore possano far visita ai loro cari.
La rigida applicazione della norma ha creato vere e proprie situazioni di SEGREGAZIONE.
Per gli anziani nelle RSA, la visita di amici e familiari è praticamente l’unica ragione di vita, l’unica cosa che dà loro la forza di andare avanti.
Vi sono TESTIMONIANZE di anziani che per 7 mesi non hanno avuto la possibilità di vedere alcuno dei propri familiari.
TUTTO CIÒ È INACCETTABILE
I DIRITTI ESISTENZIALI, come quelli appena citati, esistono per “Diritto Naturale” e non perché sono scritti in una legge.
Se così è ciascuno può chiederne il rispetto, così come può chiedere di poterli esercitare, qui ed ora.
Per questo motivo il Sindacato d’Azione, per conto dei propri Associati che ne facciano richiesta, si rende disponibile ad inviare una DIFFIDA per esercitare il DIRITTO DI VISITA ai propri cari ricoverati
Se desideri segnalare la situazione di un tuo caro a cui non puoi far visita, puoi scrivere a:
info@sindacatoazione.it

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