La tematica delle patologie contratte a seguito di una trasfusione è di estrema attualità e di primaria importanza, sia per le implicazioni sanitarie sia per quelle legali. Come già discusso in precedenti articoli pubblicati nella sezione “Trasfusioni” del sito del Sindacato d’Azione, uno degli aspetti fondamentali è rappresentato dall’importanza di effettuare analisi ematologiche approfondite prima di sottoporsi a una trasfusione. Questo passaggio, oltre a garantire una maggiore sicurezza per il paziente, consente di accertare con precisione il quadro clinico precedente alla trasfusione, elemento determinante in caso di future controversie legali.
Le analisi ematologiche devono essere prescritte da un medico specialista, evitando approcci superficiali che potrebbero risultare inutili per un’eventuale ricostruzione causale tra la trasfusione e il peggioramento delle condizioni di salute. La preparazione è particolarmente essenziale nel contesto di interventi chirurgici programmati che potrebbero richiedere una trasfusione, al fine di documentare accuratamente lo stato di salute del paziente e predisporre tutte le misure preventive necessarie.
Un altro elemento di grande rilievo è il diritto al risarcimento in caso di patologie contratte. La Corte di Cassazione, ribadendo più volte il principio giuridico, ha stabilito che i termini di prescrizione per il risarcimento decorrono dalla data di insorgenza dei sintomi, non dalla data della trasfusione o, nei casi più gravi, dalla morte del paziente, (Sent. Cassazione, sez. III, n. 31029 del 4/12/2024). È quindi essenziale, da un punto di vista legale, che il paziente o i familiari avanzino tempestivamente la richiesta di risarcimento non appena emergano i primi sintomi riconducibili alla trasfusione.
L’accertamento del nesso causale rappresenta una fase cruciale del procedimento. Questa indagine deve necessariamente essere approfondita e coinvolgere tutti gli strumenti disponibili, come la tracciabilità del sangue ricevuto in donazione, resa oggi possibile grazie alle normative vigenti. Tale tracciabilità permette di risalire alla provenienza del sangue e di verificare eventuali criticità nel percorso donazione-utilizzo.
La tutela del diritto alla salute e alla sicurezza durante e dopo una trasfusione passa attraverso una scrupolosa documentazione medica e l’adozione di un approccio legale tempestivo. È compito di ciascun paziente e dei suoi rappresentanti legali vigilare su questi aspetti per garantire il riconoscimento di eventuali responsabilità e il risarcimento dei danni subiti.
Per esigenze relative alle Trasfusioni invitiamo a volersi mettere in contatto con l’associazione Dicentra con cui il Sindacato d’Azione ha stipulato un convenzione al fine di prestare assistenza legale ai relativi iscritti in caso di necessità.
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