Un Controllo Globale Digitale?
L’istituzione del nuovo Spazio Europeo dei Dati Sanitari (EHDS) segna un passo significativo verso la centralizzazione delle informazioni mediche dei cittadini europei. Questo sistema permetterà il monitoraggio trasversale delle cartelle cliniche elettroniche in tutto il continente, garantendo l’accesso ai dati sanitari non solo nel paese di residenza del paziente, ma anche all’estero. La portata di tale sorveglianza suscita preoccupazioni in merito alla privacy e alla custodia dei dati personali più sensibili e soprattutto alle finalità del loro utilizzo.
Un Promessa di Protezione di cui fidarsi?
Mentre l’EHDS promette di regolare l’accesso ai dati attraverso normative severe, con possibilità per i cittadini di negare l’uso dei loro dati per specifici scopi, emerge il timore che queste misure non siano sufficientemente blindate contro gli abusi. La legislazione europea, incluso il rigoroso GDPR, sarà messa alla prova nel controllare efficacemente l’uso e la condivisione dei dati, specialmente quando questi possono essere utilizzati per scopi di interesse pubblico come la ricerca o per l’implementazione di politiche sanitarie.
Dati in Vendita?
L’accesso aperto ai dati sanitari solleva interrogativi anche sulla potenziale commercializzazione delle informazioni. Esiste il rischio che le informazioni sanitarie possano diventare una merce, sfruttata da entità private senza il pieno consenso degli individui cui appartengono.
Un Futuro di Controllo o di Cura?
L’EHDS da una parte, promette di rivoluzionare la sanità offrendo trattamenti personalizzati e prevenzione efficace su larga scala; dall’altra, potrebbe diventare uno strumento di sorveglianza che mina le libertà individuali. In questo delicato equilibrio tra progresso tecnologico e diritti umani, l’Europa cammina su un filo sottile, facendo emergere interrogativi profondi sul futuro della privacy nell’era digitale.
Verso un’Osservazione Accurata o una Sorveglianza Accanita?
Mentre l’EHDS avanza, sarà essenziale monitorare da vicino l’implementazione e la gestione di questa vasta rete di dati sanitari. Si tratta, però, di una impresa ardua visto che il controllo e la gestione del sistemaverrà esercitato dall’alto.
Negazione del consenso
Per evitare che l’innovazione non prevarichi i diritti fondamentali, e che il bene collettivo non sopraffaccia il diritto all’individualità nel deriva digitale dell’Europa occorrerà prestare molta attenzione alla eventuale negazione del consenso all’inserimento dei propri dati nel sistema di monitoraggio.
Torneremo su questo importante argomento.
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