Portuali di Trieste: Invia una Email di Protesta per Fiction Distorta che Offende la Verità

La RAI, Televisione Pubblica italiana ha recentemente realizzato una produzione della fiction “Blanca”, una narrazione completamente distorta degli eventi dell’ottobre 2021 a Trieste. In questa trasmissione, la verità è stata abbandonata in favore di una narrazione manipolata, che dipinge i Portuali di Trieste come aggressori di un agente di pubblica sicurezza, mentre la realtà è ben diversa.

I Portuali furono vittime di una violenta sgomberata con idranti, nonostante fossero pacificamente seduti, tenendosi per mano e recitando preghiere con la corona del rosario.

Questi fatti noti sono stati distorti e manipolati in “Blanca”, gettando discredito sulla causa legittima dei Portuali di Trieste e sulla lotta per i loro diritti fondamentali.

La Televisione Pubblica, finanziata dai contribuenti attraverso il canone, ha un dovere etico di informare in modo imparziale e veritiero la popolazione.

L’uso distorto del mezzo pubblico di comunicazione è inaccettabile e rappresenta una grave violazione dell’etica giornalistica. La Televisione Pubblica dovrebbe essere uno strumento al servizio della verità, dell’educazione e dell’informazione, non uno strumento per manipolare le opinioni pubbliche a favore di una narrazione faziosa.

“Chiamiamo i cittadini ad esprimere il loro dissenso nei confronti di questa palese manipolazione inviando mail di protesta alle seguenti istituzioni”

TESTO EMAIL DA INVIARE

  1. Rai Radio Televisione Italiana: raicom@rai.it
  2. Presidenza del Consiglio dei Ministri: uscm@palazzochigi.it

Oggetto: Protesta contro la Manipolazione Mediatica di “Blanca” sulla Televisione Pubblica

Con la presente, mi rivolgo a voi per esprimere il mio profondo sconcerto e la mia indignazione riguardo alla recente produzione televisiva della RAI, la fiction “Blanca”. La trasmissione in questione ha distorto in modo vergognoso i fatti del 15 ottobre 2021 a Trieste, raffigurando i Portuali come aggressori di un agente di pubblica sicurezza, quando la realtà è ben diversa e ampiamente documentata.

Il dovere etico della Televisione Pubblica di informare in modo imparziale e veritiero è stato abbandonato in favore di una narrazione manipolata, mettendo in dubbio la credibilità e la reputazione di una comunità che ha già subito abbastanza ingiustizie. Questa evidente violazione dell’etica della comunicazione pubblica è inaccettabile e richiede una risposta immediata e decisa.

Come cittadino/na italiano, sono profondamente deluso/a nel constatare che il canone televisivo, da me pagato in buona fede, sia stato utilizzato per veicolare menzogne e manipolare la percezione pubblica di fatti così importanti. Il servizio pubblico di comunicazione dovrebbe essere un faro di verità e integrità, non uno strumento per diffondere disinformazione a discapito della verità.

Chiedo pertanto una chiara presa di posizione da parte delle autorità competenti per indagare sulla produzione e trasmissione di “Blanca”. È essenziale che i responsabili di questa manipolazione mediatica siano chiamati a rispondere delle proprie azioni e che venga ripristinata la fiducia del pubblico nei confronti della Televisione Pubblica italiana.

La gravità di questo atto non può essere sottovalutata, poiché mina la fiducia nei media, promuovendo una narrazione distorta e dannosa. La nostra democrazia si basa sulla corretta informazione e sulla trasparenza, e la Televisione Pubblica ha la responsabilità di preservare questi valori fondamentali.

Chiedo quindi che vengano intraprese le seguenti azioni:

  1. Un’indagine approfondita sulla produzione e la diffusione di “Blanca” per accertare le responsabilità di questa manipolazione mediatica.
  2. Una rettifica pubblica da parte della RAI per correggere la falsa narrazione veicolata dalla fiction.
  3. Garanzie concrete per evitare che simili distorsioni dei fatti si verifichino in futuro, compresi miglioramenti nei controlli editoriali e nelle pratiche giornalistiche.

Come cittadino/na impegnato/a nella promozione della verità e dell’integrità, mi aspetto che le istituzioni responsabili affrontino questo problema con la serietà che merita. La manipolazione dell’opinione pubblica attraverso i media è inaccettabile e mina i fondamenti stessi della nostra società.

Unisco con questa email la mia voce a quella di molti altri cittadini indignati che chiedono giustizia e trasparenza. Auspico che la vostra risposta sia tempestiva e che si ponga rimedio a questa situazione allarmante.

Cordiali saluti.

IL SINDACATO D’AZIONE INVIERA’ UNA PEC DI PROTESTA


CIASCUNO DI NOI PUO’ PARTECIPARA ALL’INZIATIVA INVIADO UNA SEMPLICE EMAIL IN AUTONOMIA A:


raicom@rai.it e uscm@palazzochigi.it


Chi si è battuto per i nostri diritti, nella verità e nella pace di una forte protesta civica va sostenuto e difeso, sempre.


Avvertenza: l’invio della email alla Corte, per chi decide di farlo, costituisce legittimo esercizio del dover di resistenza, conseguente al dovere di fedeltà alla Repubblica da parte di ciascun cittadino, previsto dall’articolo 54 della nostra Costituzione, avendo assoluta cura di evitare frasi oltraggiose.

3 risposte a “Portuali di Trieste: Invia una Email di Protesta per Fiction Distorta che Offende la Verità”

  1. Avatar Fonatella
    Fonatella

    Mi vergogno di essere una cittadina italiana e di essere rappresentata , come tale, da tutti i canali di disinformazione uffiale che , servi del potere, e schiavi del guadagno, sono protetti da uno Stato , che non ci rappresenta (vedi risultati elezioni) e non difende i propri cittadini . Ma l inganna e li svende nelle mani dei peggiori affaristi per mantenere, ancora per poco , i loro privilegi

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  2. Avatar Biljana Cajic
    Biljana Cajic

    Questa fiction è una buggia.Io sono stata a Trieste, e ho visto tutto. Raccontano le menzogne in seria TV.

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  3. Avatar Marisa Lupetti
    Marisa Lupetti

    Sono pienamente d’accordo, non é giusto è una vergogna, non possiamo fare finta di niente.

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