Ma è meglio evitarne i rischi
I vantaggi della pec li conosciamo: la notifica degli atti all’insaputa delle persone le quali, magari, si avvedono dopo molto tempo di documenti i cui termini per l’opposizione sono scaduti.
La pec, quindi, rappresenta un vantaggio per la pubblica amministrazione: accertamenti fiscali, cartelle esattoriali, multe, ecc. che con un click vengono recapitate in un cloud informatico, i cui server non si sa dove possano essere e che non coincidono in alcun modo alla residenza, domicilio o dimora effettiva del destinatario.
Per le imprese ed i professionisti la pec esiste da anni ed è innegabile la sua comodità, come tutte le innovazioni tecnologiche, del resto, ma i gravi problemi sorti in relazione ad essa sono stati della massima importanza.
La giuridica conoscenza di un atto notificato è fondamentale; si tratta di una garanzia posta dall’ordinamento a favore del destinatario. E’ essenziale che esso sia messo in grado di conoscere l’esistenza di atti a suo danno al fine di poter, se vuole, assumere tutte le necessarie contromisure, fra cui contestazioni, opposizioni, ecc.
Questo risultato si raggiunge principalmente con le notifiche fisiche tramite posta od ufficiale giudiziario, ove la personalità del rapporto in qualche modo è garanzia essa stessa di conoscibilità.
Una cosa è dire: “tieni, ti consegno questo atto e poi vedi tu cosa vuoi farne” altra cosa, invece, è spedire il documento digitale ad un sistema informatico, ad un sistema identificante una persona virtuale / digitale anch’essa.
Di questo, infatti, si tratta: la sostituzione di persone alias (identità digitale) e sedi alias (domicili digitali) a persone vere e sedi vere.
Ovviamente c’è qualcosa di reale e molto interessante che rimane sullo sfondo: il patrimonio del destinatario, pronto ad essere aggredito quando decadono i termini per l’opposizione alle notifica via pec.
Quindi, in questo disegno le persone hanno ben poco da guadagnare, se non rischiare di non avvedersi di atti i cui termini scadranno inesorabilmente, e vincolare le proprie esigenze di vita ad accessi, codici, ecc, facilmente manovrabili da altri.
Il governo, ora, propone al pec gratuita per tutti i cittadini, anche privati, al fine attrarli col miele in questa ulteriore rete telematica.
Siccome, però, attualmente non si tratta di un obbligo per i privati, crediamo possa ancora valere per la Pec il caro e vecchio detto:
SE LA CONOSCI LA EVITI!
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