
La notizia
Ciò che leggiamo oggi su La Verità, a pagina 12, sul fatto che Aifa è ferma al palo, e con la precisione, a maggio 2022, con pubblicazione e quindi aggiornamento dei casi avversi da vaccino, è del tutto inaccettabile.
La situazione
La cosa, però, non ci sorprende, nel senso che conosciamo questo tipico modus operandi teso ad opacizzare dati scomodi.
Al tempo stesso l’indifferenza non può diventare abitudine.
Un organo quale AIFA ha doveri e chi la guida, responsabilità.
Non occorre, poi, essere un principe del foro, per avvedersi che una simile deprecabile situazione, potenzialmente integra una notizia di reato, che obbliga in modo autonomo la magistratura inquirente a “darsi una mossa”.
Anche in questo caso nessuna illusione che i PM cambino la consuetudine del non agire che ben li contraddistingue negli ultimi anni, nonostante la doverosità dell’azione penale stabilità dall’art. 112 della Costituzione.
Le persone possono spedire una mail di protesta
D’ora in poi useremo la parola persone, anziché cittadini, per indicare gli esseri umani che abitano questo pianeta, per evitare, seppur in modo subliminale, di incastrare il loro potenziale, in uno situazione predefinita, e limitata, da uno status legale, quello della “cittadinanza” che oggi, più che attribuire diritti, stabilisce obblighi e soprattutto limiti depotenzianti.
La cosa che le persone, quindi, possono fare, è quella di spedire una mail di protesta ad Aifa ove prendono posizione su questo increscioso fatto, esplicitando la loro vera essenza di persone attive.
Il Testo della email è il seguente
Spett.le AIFA
Nella persona del direttore Anna Rosa Mara e suoi dirigenti
c/o: farmacovigilanza@aifa.gov.it
Oggetto: protesta e diffida per mancata rilevazione / pubblicazione casi avversi da vaccino
La/il sottoscritta/a, con la presente avanza formale protesta avverso codesta agenzia e suoi dirigenti, dopo aver appreso, dagli organi di stampa, dell’ingiustificabile ritardo nella pubblicazione dei dati relativi ai casi avversi verificatisi a seguito di vaccinazione, la cui ultima diffusione è ferma al maggio 2022.
Alcuna motivazione può essere adotta a giustificazione di tale mancanza, a fronte della quale, non solo si evita di comunicare dati essenziali che debbono essere portati a conoscenza delle persone, ma ancor peggio, si impedisce, agli organi ed istituzioni deputate alla tutela della salute pubblica, di adottare misure efficaci per la sua effettiva protezione.
In caso di ulteriore ritardo la/o scrivente si farà parte attiva per porre rimedio a questa incresciosa situazione, attivando ogni possibile strumento messo a disposizione dall’ordinamento.
Distinti saluti
Se condividi l’iniziativa puoi copiare il testo spedire a farmacovigilanza@aifa.gov.it
Avvertenza: l’invio della email ad AIFA, per chi decide di farlo, costituisce legittimo esercizio del dover di resistenza, conseguente al dovere di fedeltà alla Repubblica da parte di ciascun cittadino, previsto dall’articolo 54 della nostra Costituzione, avendo assoluta cura di evitare frasi oltraggiose.
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