È uscito il Decreto 27 giugno 2025: definisce contenuti e regole del Profilo Sanitario Sintetico (PSS) dentro il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0. Lo scrivono e aggiornano medico di famiglia e pediatra, serve a dare ai sanitari un quadro rapido (allergie, terapie, problemi attivi). Pubblicato in G.U. n. 202 del 1° settembre 2025.
Beneficio reale: in urgenza si riducono errori e tempi; il medico vede subito info critiche. Il PSS è tassello chiave del FSE 2.0, previsto dal Decreto 7 settembre 2023
Pericolo concreto: con l’aggancio a registri e anagrafe vaccinale lo stato vaccinale diventa molto visibile, quindi “verificabile” ovunque di fatto. Il rischio è spinta indiretta, errori di dato, accessi di troppo. Sui minori la cautela dev’essere doppia.
Diritto di oscuramento (esiste e va usato bene): puoi oscurare singoli documenti e far sì che chi cura non sappia nemmeno che li hai oscurati; scelta reversibile. Ci sono dati “super delicati” (HIV, IVG, violenza, dipendenze, consultori, parto in anonimato) che circolano solo con consenso espresso. Ci sono specifiche tecniche nazionali su come gestire l’oscuramento.
Cosa fare adesso (linea operativa, semplice)
— Entrare nel FSE (SPID/CIE) e verificare il PSS proprio e del minore: correttezza, completezza, eventuali esenzioni/controindicazioni.
— Parlare col pediatra: il PSS lo scrive lui/lei. Chiedere correzioni per iscritto se qualcosa non torna.
— Usare l’oscuramento dove serve; ricordare che in emergenza si vede solo l’indispensabile, e che l’oscurato resta tale.
— Controllare i log di accesso al fascicolo; anomalie → DPO dell’ASL/Regione, se necessario Garante (che ha già vigilato sul quadro FSE 2.0).
Messaggio chiave: strumento utile se rimane per curare. Occhio ai pediatri (compilazione PSS) e occhio allo stato vaccinale (visibilità e usi impropri). Verificare, oscurare quando necessario, correggere gli errori, tracciare gli accessi.
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