Articolo di Mirce Elide
Cari italiani,
Desideravo porvi un quesito perché in questo momento ho più domande che risposte.
Negli ultimi anni avete accettato senza fiatare le più compromettenti aberrazioni morali, a partire dalle sproporzionate limitazioni alle vostre libertà in nome di un’emergenza sanitaria che avrebbe dovuto essere affrontata con ben altre misure sanitarie, ça va sans dire. Avete accettato che i vostri colleghi e concittadini fossero vigliaccamente discriminati per non aver voluto sottoporsi a una sperimentazione medica i cui esiti, per chi si fosse correttamente informato, erano certamente negativi e con un farmaco che mai avrebbe impedito il contagio, come le leggi vergogna ipocritamente richiedevano.
Avete permesso di fomentare una guerra fratricida e persa fin dal primo giorno, aggrappandovi a improvvisati analisti che vi hanno promesso che, se avessimo mandato armi, avremmo posto fine alle sofferenze di un popolo, senza sapervi dire che cosa avremmo dovuto fare se avessimo voluto farla continuare.
Avete accettato che il sistematico sterminio di un popolo e dei suoi figli fosse una risposta plausibile a un atto di Resistenza all’occupazione e all’apartheid.
Tutto ciò lo avete fatto nascondendovi dietro un muro di omertà perché di tutto questo non avete neanche avuto il coraggio di parlarne.
In sintesi, non avete difettato di buon cuore, ma di intelligenza.
La mia domanda è la seguente: “Cosa siete ancora disposti ad accettare?”
Mirce Elide
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