L’Inganno dell’Anti-Sistema: La Finzione del Cambiamento Interno

Di Silvia Felice

“Una critica verso quelle forze politiche che, pur proclamandosi contro il sistema, finiscono per diventarne una parte integrante, perdendo così la loro efficacia e il loro impatto originario”.

Un Dibattito di Facciata
Nel panorama politico attuale, si assiste a un incremento delle cosiddette coalizioni “anti-sistema”, gruppi che promettono di riformare le strutture dal loro interno. Tuttavia, questo approccio è spesso criticato per la sua inefficacia nel realizzare cambiamenti sostanziali. La critica si fonda sull’idea che negoziare o tentare di modificare il “sistema” collaborando con esso sia inutile, o peggio, controproducente.

Il Pericolo delle Mezze Misure
L’ingresso in un sistema corrotto o inefficace non permette di portare avanti un vero cambiamento, ma piuttosto rafforza l’illusione di un dialogo e di una dialettica che sono solo di facciata. Questa finzione di dialogo è più nociva di un regime assolutista apertamente oppressivo, in quanto maschera la mancanza di vere alternative o opposizioni.

Mantenere le Distanze di valore
Appare di assoluta importanza mantenere distinte e incontaminate le sfere valoriali delle opposizioni vere, evitando compromessi che potrebbero svilire gli ideali fondamentali. Il confronto diretto e senza mediazioni.

Ciò si palesa come l’unica via per combattere efficacemente le ingiustizie e i mali sistematici.

Verso un Cambiamento Reale
Occorre quindi che i movimenti veramente tesi al cambiamento sappiano resistere alla tentazione di “negoziazione” con i poteri costituiti. Invece, dovrebbero cercare di rimanere fedeli ai loro principi fondamentali, combattendo per un cambiamento sostanziale dall’esterno del sistema, piuttosto che accettare compromessi che possono portare solo a riforme superficiali.

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