Sindacato d'Azione, a tutela dei Diritti delle Persone

Lettera Aperta al Direttore della Gazzetta di Parma compartecipata

La Gazzetta di Parma, quale organo di informazione, ha sempre dato risalto all’importanza delle vaccinazioni.

Riteniamo che alcun risalto sia stato dato, invece, come giusto sarebbe da parte di un mezzo di informazione, alle criticità che hanno caratterizzato le varie campagne vaccinali anti covid, soprattutto avuto riguardo ai tanti casi avversi che si sono verificati e si stanno verificando, tenuto conto anche delle recenti ammissioni di EMA riguardo all’efficacia dei vaccini, ben diversa rispetto a quanto inizialmente propagandato.

La domanda che il lettore critico, attento osservatore, si dovrebbe porre è la seguente: “come mai questo silenzio su argomenti molto importanti che dovrebbero essere portati all’attenzione dell’opinione pubblica?”

Del tutto giustificata appare, quindi, una “lettera al Direttore”, responsabile del quotidiano e della sua linea editoriale

Una lettera che può essere compartecipata da parte di chi ne condivide i contenuti civici

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TESTO DELLA LETTERA COMPARTECIPATA AL DIRETTORE DELLA GAZZETTA DI PARMA

Egregio Direttore della Gazzetta di Parma

Dr. Rinaldi

Email: sito@gazzettadiparma.it

Oggetto: Richiesta informazione completa sulle campagne vaccinali

Egregio Direttore,

prendo spunto dall’articolo apparso sulla Gazzetta del 22/12/2023 avente ad oggetto l’openday vaccinazioni anti covid, uno fra i tanti apparsi sul Giornale che Lei dirige, teso a rappresentare al lettore esclusivamente i benefici derivanti dalle vaccinazioni.

Come Lei ben sa, però, oltre ai benefici derivanti dai vaccini, vi sono anche i cosiddetti effetti avversi, i quali sembrano apparire numerosi, ed in diversi casi anche nefasti.

Del resto, anche la Gazzetta di Parma, ha, purtroppo, accolto fra le sue colonne tristi cronache di morti inaspettate ed improvvise.

Certo, un quotidiano non è una istituzione scientifica da cui ci si possa aspettare spiegazioni tecniche rispetto a quanto sta accadendo, ma appare, invece doverosa un’azione informativa tesa a portare all’attenzione dell’opinione pubblica un fenomeno che necessita, a beneficio di tutti, di un serio approfondimento.

Il semplice non parlarne, il semplice ignorare il problema, non fa bene al cosiddetto interesse collettivo alla salute pubblica, ed ancor prima, in quanto sovra ordinato, al diritto soggettivo al benessere individuale.

Al fine di porre rimedio a questa evidente lacuna informativa, La invito, quindi, al più presto, a voler aprire sulle pagine del giornale dal Lei diretto, un ampio dibattito a più voci, con il coinvolgimento di seri esponenti del mondo medico e scientifico di opinioni diverse, affinché il lettore, come giusto che sia, possa trarre le proprie conclusioni.

Del resto, una narrazione unidirezionale, come avvenuto a livello generale, in merito al tema oggetto di questa mail, pare essere giunta al capolinea: prova ne è la scarsissima adesione della gente alle recenti campagne vaccinali.

Con deferenza

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