Le Cautele da assumere dopo il D.l. 123/2023
Le nuove norme sull’evasione ed elusione scolastica:
L’art. 12 del decreto legge richiamato prevede, alcune conseguenze gravi:
La reclusione
- reclusione sino ad un anno se i figli vengono iscritti a scuola ma sono quasi sempre assenti;
- reclusione sino a due anni nell’ipotesi in cui, invece, non avvenga nemmeno l’iscrizione.
La perdita della potestà genitoriale
- il Pubblico Ministero a cui viene assegnato il fascicolo, a sua volta promuove l’avvio di un’azione civile in tema di famiglia presso il tribunale dei minorenni, tesa a rimuovere la potestà dei genitori sui figli
La scelta della scuola parentale od istruzione in proprio
Sorvolando a piè pari considerazioni aventi ad oggetto la reale efficacia che potrà avere questa norma, conviene soffermarsi, invece, sulle cautele che dovranno assumere tutti coloro che decidessero di istruire a casa i propri figli, oppure di iscriverli ad una scuola parentale non paritaria.
Va detto a scanso di equivoci che questi genitori ed i loro figli, anche alla luce della nuova norma, non rischiano nulla, a patto che l’adempimento dell’obbligo scolastico, procurato altrimenti, venga svolto con serietà e dedizione.
Ma non è sufficiente seguire con cura i propri figli, occorre altresì seguire precisi step onde evitare spiacevoli sorprese:
In sintesi la Circolare Ministeriale n. 51/2014:
Al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, le famiglie che intendono avvalersi dell’istruzione parentale presentano specifica dichiarazione direttamente alla scuola
Sulla base di tale dichiarazione, il dirigente dell’istituzione scolastica prende atto che l’assolvimento dell’obbligo di istruzione viene effettuato mediante l’istruzione parentale
Il dirigente comunica, altresì, alla famiglia che entro il termine dell’anno scolastico l’alunno dovrà sostenere il prescritto esame di idoneità alla classe successiva
Per informazioni: info@sindacatoazione.it
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