Così sembrerebbe alludere la Garante infanzia Abruzzo, Maria Concetta Falivene.
Email Garnte infanzia: garante.infanzia@crabruzzo.it
Un “arroccamento” non opportuno
Di fronte alla semplice domanda posta dal Comitato Difesa Minori, tesa a far luce sull’incremento anomalo di morti improvvise, chiedendone alle istituzioni le ragioni, la garante infanzia sembra voler mettere le mani avanti richiamando all’attenzione dell’opinione pubblica, fra le possibili cause dell’incremento morti improvvise, il consumo di alcool e droghe
Ora, di certo non si vuole sminuire l’impatto negativo sulla vita dei giovani, e non solo, di tali sostanze, ma appare veramente non condivisibile voler portare quale primo messaggio di chiarificazione tali possibili motivazioni.
Purtroppo l’incremento di morti sta riguardando anche soggetti appartenenti all’infanzia, in merito ai quali appare del tutto non plausibile l’abuso di tali sostanze.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri giovani ed adolescenti, al fine di avvalorare, seppur in nuce, la tesi della garante, trattandosi di incremento di mortalità rispetto agli anni precedenti, occorrerebbe dimostrare un incremento di utilizzo di droghe ed alcool, avvenuto sempre nello stesso periodo.
Il Garante dell’infanzia dispone di dati ufficiali e certi?
Se il Garante dell’infanzia dell’Abruzzo dispone, già ora, di dati che possono deporre a sostegno della propria tesi, allora li deve mettere immediatamente a disposizione pubblica, ed in particolare del Comitato Difesa Minori, che in modo alquanto pacato ha sempre portato all’attenzione pubblica il drammatico problema dell’incremento delle morti improvvise fra minori, in modo assolutamente equilibrato e bipartisan, invitando ai tavoli, sinora organizzati presso sedi istituzionali, medici esperti del settore anche dichiaratamente pro vaccini.
Le richieste del Comitato Difesa Minori
Fare luce sulle cause di tali morti, anzitutto, e inserire nei LEA (livelli essenziali di assistenza) lo screening cardiologico su minori e monitoraggio attivo, nella fascia 0 – 14, sono l’obbiettivo principale del Comitato Difesa Minori mediante l’adozione di risoluzioni regionali che impegnino le rispettive amministrazioni ad agire in tal senso.
Lo sciopero della fame di Nico Liberati
Come detto questo appello, sinora è rimasto inascoltato dalle istituzioni, nonostante la presentazione di una bozza di risoluzione da parte del Consigliere Regione Abruzzo, Marco Cipolletti.
A fronte di tale inerzia, Nico Liberati, presidente del Comitato Difesa Minori, ha iniziato venerdì 4 agosto uno sciopero della fame che continuerà ad oltranza, sino cioè all’accoglimento della risoluzione, davanti alla sede della Regione Abruzzo a Pescara.
L’istituzione di presidi presso la sede di altre Regioni e Comuni
E’ prevista la possibilità, a sostegno dell’iniziativa promossa a favore dei minori, previa autorizzazione, l’istituzione di altri analoghi presidi presso le sedi di tutte le Regioni italiane al fine di sollecitare i pubblici amministratori a voler porre sul tavolo della conferenza Stato Regioni questo importante tema. Analoghe possibili iniziative sono previste, alle stesse condizioni, anche presso le sedi dei Sindaci dei capoluoghi di Provincia, massime autorità sanitarie dei territori da loro amministrati.
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