Il governo recepisce un regolamento europeo
Ovviamente ogni forma di terrorismo va condannata e combattuta, nessuna esclusa, ed il governo, ben conscio di questa esigenza, provvede ad adeguare la normativa interna al regolamento (UE) 2021/784.
Antiterrorismo e libera manifestazione del pensiero
Il regolamento:
- mira a garantire il buon funzionamento del mercato unico digitale in una società aperta e democratica
- afferma che i contenuti terroristici online fanno parte del problema più ampio dei contenuti illegali online
- I prestatori di servizi di hosting che operano in Internet svolgono un ruolo essenziale nell’economia digitale mettendo in relazione le imprese e i cittadini e facilitando il dibattito pubblico, così come la diffusione e la ricezione di informazioni, opinioni e idee
- In alcuni casi, tuttavia, i servizi di prestatori di servizi di hosting sono utilizzati impropriamente da terzi al fine di perpetrare attività illegali online
- Il materiale diffuso per scopi educativi, giornalistici, artistici o di ricerca … non dovrebbe essere considerato come integrante contenuti terroristici.
- Nel determinare se il materiale fornito da un fornitore di contenuti integri «contenuti terroristici» in conformità alla definizione fornita dal presente regolamento, si dovrebbe tener conto, in particolare, del diritto alla libertà di espressione e di informazione, compresa la libertà e il pluralismo dei media, e la libertà delle arti e delle scienze.
- In particolare nei casi in cui il fornitore di contenuti detenga una responsabilità editoriale, qualsiasi decisione relativa alla rimozione del materiale diffuso dovrebbe tener conto delle norme giornalistiche previste dalla regolamentazione della stampa o dei media in conformità del diritto dell’Unione, compresa la Carta.
- Inoltre, le opinioni radicali, polemiche o controverse espresse nell’ambito di dibattiti politici sensibili non dovrebbero essere considerate contenuti terroristici.
- A titolo di esempio, il presente regolamento dovrebbe contemplare i fornitori di servizi di social media, di servizi di condivisione di video, audio e immagini, nonché di servizi di condivisione di file e altri servizi cloud.
Si noti l’uso del condizionale “non dovrebbero”: certe attività, rientranti, in particolare, nella libera manifestazione del pensiero, di cui all’art. 21 della Costituzione, “non dovrebbero” essere considerate terroristiche.
La rimozione dei contenuti non graditi dal web
La lettura della norma è alquanto complessa in quanto richiama altri due provvedimenti europei, in particolare, la DIRETTIVA (UE) 2017/541 e la DIRETTIVA 2013/40/UE, dalla cui analisi emerge che fra le varie fattispecie considerate atti terroristici è annoverata anche l’ipotesi di manomissione di sistemi (informatici) di flussi di informazione considerati critici.
Le norme specificano chi dovrà ritenersi responsabile, fra cui il gestore dell’hosting nonché il fornitore dell’informazione, ecc., così come vengono disciplinati gli ordini di rimozione e la proposizione dei relativi ricorsi.
A rischio la libera circolazione di informazioni
Occorrerà nel dettaglio leggere il decreto legislativo che il governo varerà ma è di tutta evidenza coma la normativa europea stia intervenendo in modo assolutamente significativo nel settore della circolazione delle informazioni on line, ampliando i poteri di intervento delle pubbliche autorità, finalizzati a sopprimere la circolazione di informazioni nella rete, con l’evidente rischio di ledere il principio della libera informazione:
Recita, infatti, il preambolo del regolamento:
le opinioni radicali, polemiche o controverse espresse nell’ambito di dibattiti politici sensibili “non dovrebbero” essere considerate contenuti terroristici
“si dovrebbe” tener conto, in particolare, del diritto alla libertà di espressione e di informazione, compresa la libertà e il pluralismo dei media, e la libertà delle arti e delle scienze
Auspichiamo vivamente che questi condizionali, che paiono esprimere una certa “titubanza” nei confronti della libertà di manifestazione del pensiero non allineata, non si trasformino in imperativi di senso contrario.
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