Questo è il momento della solidarietà e non può che essere così: il cuore del reciproco aiuto non può non emergere quando è il suo momento.
Ciascuna persona di buona volontà sta facendo la sua parte aiutando chi ora si trova in difficoltà, come sempre è stato fatto e come ora sarà fatto.
Ma tutto questo non può essere sufficiente.
Il nostro frequente atteggiamento di disattenzione nei confronti dei problemi del nostro paese ci ha resi complici delle inefficienze della gestione pubblica, contribuendo a farle diventare il “nuovo normale” e impedendo di conseguenza la trasformazione in meglio del futuro.
Eppure, se guardiamo al potere del cittadino attivo, vediamo che molte volte la reazione e l’attivazione di chi vive in un dato territorio possono cambiare le cose e fare la differenza. In particolare, è fondamentale sviluppare una cultura di consapevolezza attiva che dia al cittadino strumenti e competenze per partecipare alla vita politica e civile del paese e per esercitare il diritto di controllo sulla gestione pubblica.
La corresponsabilità di tutti è un’altra tematica centrale, che spesso viene trascurata. Professionisti e cittadini devono essere consapevoli del loro ruolo e della loro responsabilità nei confronti della cosa pubblica. La disattenzione e la rassegnazione sono le principali responsabili di una gestione pubblica inefficace e incapace di risolvere i problemi del paese, ma se tutti noi – professionisti e cittadini – prendiamo sul serio la nostra responsabilità e la nostra corresponsabilità, possiamo fare molte cose per migliorare l’Italia.
È importante, infine, superare l’emergenza e non considerare la partecipazione alla vita pubblica solo quando c’è un evento eccezionale che richiede il nostro aiuto.
È necessario invece impegnarsi costantemente nella vita politica e civile del paese, e contribuire attivamente a costruire un futuro migliore.
Solo così potremo contribuire a migliorare il futuro evitando che certe tragedie possano accadere ancora per il lassismo ed incuria degli amministratori pubblici.
L’ha ripubblicato su Praesidium – Movimento Difesa Diritti.
"Mi piace""Mi piace"