Le sanzioni sono illegittime per diverse motivazioni.
L’obbligo vaccinale per gli over 50 è venuto meno il 15 giugno 2022, così come disposto dallo stesso D.L. n. 1 del 7 gennaio 2022, che lo ha introdotto.
Evidenze scientifiche
Come tutti sanno, oggi è dimostrata scientificamente l’inefficacia dei vaccini in ordine all’impedimento della trasmissione del virus, risultando, così, mancante, fin dall’inizio, l’esigenza o causa sociale dell’applicazione della sanzione.
Occorre, allora, chiedersi se possa considerarsi tuttora legittima l’irrogazione della sanzione dei 100 euro ai “trasgressori”.
Ulteriori profili di illegittimità delle sanzioni
Come ben conosciuto, nell’ambito del diritto penale esiste il principio del favor rei e dell’abolitio criminis, tale per cui una persona non può essere punita se, prima della conclusione del processo, la fattispecie di reato viene meno.
Per quanto riguarda, le sanzioni fiscali, sussiste una norma precisa: l’art. 3, comma 2, del D.Lgs n. 472/1997, stabilisce che: “salvo diversa previsione di legge, nessuno può essere assoggettato a sanzioni per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce violazione punibile”.
La sanzione dei 100 euro pur non avendo natura fiscale coinvolge oltre che le aziende sanitarie locali, anche Agenzia Entrate ed Agenzia Riscossione. Il suo accertamento è ibrido mentre la fase riscossiva è di natura marcatamente fiscale, tale per cui appare del tutto sensato supporre che la norma sopra richiamata sia applicabile anche a tale fattispecie.
In ogni caso, il principio del favor rei deve essere considerato un vero e proprio principio generale immanente al nostro sistema giuridico.
Inoltre, in sé la norma appare del tutto irrazionale, non potendosi giustificare la sussistenza di un obbligo a scadenza, dal 15 febbraio sino al 15 giugno.
Da un punto di vista pratico, tale contestazione può certamente essere eccepita ad Agenzia Riscossione, così come all’Azienda Sanitaria competente, nell’ipotesi di notifica dell’avviso di avvio del procedimento, così come potrà essere riversata nell’eventuale successivo ricorso avanti il giudice di pace a fronte della concreta irrogazione della sanzione.
Notifiche avvio procedimento
Nell’attesa che il governo assuma la sua “decisione politica” relativamente alla sorte delle sanzioni, continuano ad arrivare le notifiche di avvio del procedimento, che molte persone confondono con la vera e propria cartella di pagamento, che, invece arriverà solo dopo, nel termine di 180 giorni dalla notifica del primo avviso.
L’odiosità delle comunicazioni è che le stesse vengono notificate anche a persone molto anziane, le quali, a tacer d’altro, spesso sono percettrici di misere pensioni, che permettono loro di arrivare con difficoltà a fine mese.
Modello di risposta da inviare
Il Sindacato d’Azione, già da tempo, ha messo a disposizione dei propri iscritti un modello da utilizzare per la risposta da all’Azienda Sanitaria e Agenzia Riscossione entro 10 giorni dal ricevimento dell’avviso di avvio del procedimento:
Ulteriori iniziative
Anche in questo caso, nei prossimi giorni il Sindacato d’Azione notificherà al Governo una richiesta di pronto intervento, non più prorogabile, avente ad oggetto le sanzioni over 50.
Bravissimi! Grazie per l’aiuto!! Non se ne può più di tutte queste idiozie che ci fanno preoccupare, ci fanno perdere tempo prezioso in cose inutili e dequalificano al massimo le istituzioni da cui siamo governati!!
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