La responsabilità dei pubblici funzionari esecutori di ordini

Il diritto non li tratta come persone che vogliono

“Soltanto dopo vengono in considerazione i funzionari…come mezzi per far volere o fare agire lo Stato. Il diritto non li tratta come persone che vogliono…ma come uomini che fanno agire lo Stato: essi potrebbero essere anche un esercito di schiavi, giacché ciò che importa – in questo momento – non è la loro capacità giuridica, ma la loro capacità naturale.

Da “L’ordinamento giuridico”, pag. 84, di SANTI ROMANO , (Palermo 1875 – Roma 1947) il quale è stato una delle figure più importanti e rappresentative del pensiero giuridico europeo del secolo scorso.

Queste riflessioni dell’indiscusso ed unanimemente riconosciuto Maestro non possono che portare tutti noi a riflettere su come le sue parole ancora oggi, forse più che mai, riecheggino come monito severo soprattutto nei confronti di chi si trova nella scomoda posizione di dover applicare norme ingiuste.

Attraverso l’opera di pubblici funzionari sono stati in quest’ultimo anno sospesi dal lavoro tanti insegnanti, personale scolastico, sanitari e tanti altri soggetti, lasciando loro e le proprie famiglie senza mezzi di sostentamento e ledendo gravemente la propria dignità personale.

Le parole di SANTI ROMANO evidenziano molto bene come sopra la volontà di chi crede di dover condurre magari una crociata personale ve ne stia, in realtà un’altra: quella di chi, attraverso lo strumento normativo, ha impartito l’ordine.

Funzionari, quindi, usati dallo Stato per raggiungere i propri fini.

Funzionari sui quali ricade una grave responsabilità:

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti.

Art. 28 cost.

Non sfugge a tale precetto nemmeno l’operato degli Ordini Professionali, utilizzati nella loro funzione pubblicistica, quali strumenti di rigida applicazione delle norme interdittive a danno degli iscritti non vaccinati.

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